Quanti soldi ha Novak Djokovic? Il fuoriclasse serbo è uno degli sportivi, non soltanto dei tennisti, più ricchi di tutti i tempi e il suo patrimonio netto si può quantificare in circa 320 milioni di euro.
La formazione di questo patrimonio è però molto particolare, perché in proporzione ad altri numeri 1 dello sport Djokovic ha sempre avuto meno sponsor di quanto il suo status avrebbe meritato.
Stiamo infatti parlando del tennista più vincente di tutti i tempi, oltre che di un personaggio straordinario, capace di andare oltre i confini del tennis.
La carriera di Djokovic come tennista professionista inizia nel 2003, quando ha soltanto 16 anni: il suo esordio nel circuito maggiore avviene nel torneo di Umago e da lì Djokovic non si è più fermato, con una carriera che a 37 anni lo ha visto arrivare nel 2024 in finale a Wimbledon e che mentre scriviamo questo post, subito dopo la finale persa con Alcaraz (la seconda consecutiva a Wimbledon), sembra ancora lontana dalla fine.
Con 24 tornei dello Slam vinti (su 37 finali giocate in totale) è il migliore di tutti i tempi, davanti a Nadal (22) e Federer (20).
Non solo: ma è anche l’unico ad avere vinto per almeno 3 volte tutti gli Slam. Nel dettaglio:
10 Australian Open (2008, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016, 2019, 2020, 2021, 2023), 3 Roland Garros (2016, 2021, 2023), 7 Wimbledon (2011, 2014, 2015, 2018, 2019, 2021, 2022) 4 US Open (2011, 2015, 2018, 2023). Oltre a questo ha vinto 40 tornei Masters 1000, record imbattibile, e ha chiuso per 8 volte la stagione da numero 1.
Dai soli montepremi dei tornei ha guadagnato in carriera, calcolando anche il doppio che comunque ha giocato poco, 182.494.969 dollari al lordo delle imposte, dato aggiornato a Wimbledon 2024.
Djokovic dagli sponsor ha guadagnato tanto, ma in proporzione al suo valore e alla sua fama non tantissimo, per vari motivi.
Un po’ perché l’attenzione, quando lui è emerso, era monopolizzata dalla rivalità tra Federer e Nadal (peraltro lo spagnolo ha solo un anno più di Djokovic), e un po’ perché per il marketing sportivo un serbo si ‘vende’ peggio di uno statunitense, di un tedesco, anche di un italiano.
Nel 2003 Djokovic inizia a indossare abbigliamento Adidas, poi nel 2009 già da giocatore al top firma un contratto decennale con la Sergio Tacchini, anche perché l’Adidas ha puntato su Murray.
Le scarpe però rimangono Adidas e lo rimarranno. Nel 2012 la rottura con Tacchini, che non riesce a stare dietro al nuovo status di Djokovic, e la firma con Uniqlo, per 8 milioni di euro all’anno, offerta superiore a quella fattagli dalla Nike.
Intanto nel 2011, Djokovic è diventato ambasciatore del marchio del produttore svizzero di orologi Audemars Piguet e ha firmato un accordo di sponsorizzazione con la tedesca Mercedes. Nel 2014 firmerà con la Peugeot e chiuso il contratto con Audemars Piguet raggiungerà l’accordo con Seiko.
Nel 2004 la parte commerciale della carriera di Djokovic inizia ad essere gestita dai manager israeliani Amit Naor e Allon Khakshouri, dal 2008 passati sotto l’ombrello di CAA Sports.
Dopo che il contratto di Djokovic con CAA Sports scade, durante l'estate 2012, il campione annuncia IMG Worldwide come suo nuovo rappresentante commerciale.
Da lì in poi è stata una escalation di sponsorizzazioni e collaborazioni, citiamo soltanto la più importante: quella con la Lacoste, che dal 2017 sostituisce Uniqlo.
In sintesi, Djokovic è passato dai 2 milioni di dollari annui di sponsorizzazioni del 2008, quando ha vinto il suo primo torneo dello Slam, ai circa 25 del 2023.
Osservando la progressione, è realistico pensare che dalle sponsorizzazioni Djokovic in carriera abbia incassato circa 200 milioni di dollari, con le cifre più alte incassate negli ultimi anni, con Federer fuori dai giochi.
Cifre lorde, che perà diversamente da quelle dei tornei sono molto simili a quelle nette vista la residenza di Djokovic a Monte Carlo. Residenza fiscale ma anche reale, visto che lui vive e si allena lì, pur avendo mantenuto un legame strettissimo con Belgrado.
Il calcolo del patrimonio totale di Djokovic è apparentemente semplice, ma in realtà come per tutti i tennisti non lo è.
Perché i guadagni dei tornei sono di solito tassati secondo le leggi dei paesi in cui si svolgono questi tornei, mentre quelli delle sponsorizzazioni di solito sono soggetti alla tassazione del paese di residenza o di quello dove sono domiciliate le società a cui l’atleta si appoggia.
È quindi realistico pensare che Djokovic abbia ‘salvato’ circa 115 milioni degli oltre 182 guadagnati dei tornei, e circa 180 delle sponsorizzazioni.
Molto conservativi i suoi investimenti, ma una ventina di milioni in più li hanno prodotti, quindi il patrimonio netto totale di Djokovic si può stimare in circa 320 milioni di dollari.
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