La Serie A 2024/25 dopo la sesta giornata
01 Ottobre 2024 - di Stefano Olivari
Mentalità Conte
Il Napoli in testa alla classifica, con Conte che ha abiurato la difesa a tre già dalla partita contro la Juventus, era una possibilità già scritta dalla sua assenza dalle coppe europee, unita al tentativo non riuscito di farsi buttare fuori dalla Coppa Italia già il 10 agosto contro il Modena e a un calendario abbastanza facile.
Si sente dire che Conte ha portato una nuova mentalità, ma allora Spalletti questa mentalità non ce l’aveva? E Garcia, Mazzarri e Calzona dicevano di andare in campo molli? La vera novità di questo Napoli è De Laurentiis tornato a fare il presidente, e senza badare a spese.
Il punto di vantaggio in classifica sulla Juventus e i due sulle terze non dicono quanto il Napoli sia messo meglio delle altre per lo scudetto, se le nazionali non gli spaccano qualche giocatore importante. Per LeoVegas la squadra di Conte è adesso la terza favorita, con lo scudetto quotato a 5.00.
Muro Juventus
Dall’esaltazione dell’inesistente, se non negli highlights, calcio champagne di Thiago Motta a quella molto più concreta della solidità difensiva della Juventus il passo è breve, per chi come noi di professione ha sempre capito tutto, però il giorno dopo.
Se avesse capito un giorno prima scommetterebbe su LeoVegas, invece di scrivere… Detto questo, con lo 0-3 in casa del Genoa la squadra bianconera ha per la sesta partita su sei chiuso una partita di campionato senza subire gol.
3 vittorie per 3-0 (o 0-3), contro Como, Verona e appunto Genoa, 3 pareggi 0-0 contro Roma, Empoli e Napoli, caratterizzati da pochissimi tiri in porta, quasi zero con il Napoli. In definitiva l’unico gol in questa stagione la Juventus lo ha subito nella vittoria 3-1 contro il PSV Eindhoven.
È ancora poco per gridare al miracolo e per spiegare le differenze con l’ultima Juventus di Allegri, che si doveva barcamenare fra una squalifica pesante sotto ogni profilo e la transizione societaria da Agnelli a Elkann. La Juventus rimane la seconda favorita per lo scudetto, con la quota sempre di 4.50.
Inter senza cattivera
A Udine l’Inter ha preso i 3 punti e ritrovato i gol di Lautaro Martinez, ma sotto la superficie c’è qualcosa che quest’anno non funziona, pur essendo gli interpreti sempre di fatto gli stessi e la testa della classifica a soli 2 punti.
È evidente il calo di intensità e di cattiveria un po’ in tutti, situazione che espone la difesa a una pressione maggiore e anche a più rischi, al di là dei complimenti di Guardiola (ma lui li fa a quasi tutti).
Non è pensabile uno sbracamento come quello del Napoli della scorsa stagione, ma l’idea che conti soprattutto la Champions è quasi stampata sulle maglie ed è evidente che parta dall’alto. Quota scudetto di LeoVegas leggermente scesa rispetto alla scorsa settimana, adesso è 1.90.
Fonseca troppo educato
Con il 4-2 e qualcosa Paulo Fonseca ha raddrizzato la barca del Milan nel derby e proseguito con il Lecce.
Non si può dire che abbia guadagnato estimatori in società, visto che era una seconda scelta sia per il partito dello straniero (che addirittura gli preferiva Lopetegui) sia per il partito dell’italiano (capeggiato da Ibrahimovic, che aveva Conte come uomo della provvidenza), ma almeno per qualche settimana resisterà al bullismo mediatico di cui sono spesso oggetto le persone troppo educate.
Non è un allenatore da Milan? Dipende da quale Milan si ha in mente. Per una squadra che faccia divertire e che si qualifichi tranquillamente per la Champions Fonseca va bene. Quota scudetto immutata, 7.50.
Roma provvisoria
La Roma ha giocato malissimo e rischiato il crollo all’Olimpico contro un Venezia andato più volte vicino al gol dello 0-2, prima di essere piegato da un autogol e dal colpo di testa di Pisilli. La strada della difesa a tre, già provata da De Rossi sul finire della sua avventura, è quella scelta da Juric, ma il problema di questa squadra non è certo tattico.
È che tutti si sentono provvisori, tranne l’unico che lo è davvero (cioè Juric, che ha il contratto soltanto fino a giugno), e la proprietà non aiuta. Impossibile pensare che fra un Everton agganciato al treno della Premier League, pur sopravvalutato, ed una Roma che perde soldi, nel medio periodo i Friedkin scelgano la Roma. Si rischia una stagione in cui chiunque giocherà per sé stesso. Quota scudetto significativamente salita da 41.00 a 51.00.
Gasperini pentito
Il pareggio dell’Atalanta con il Bologna è incommentabile, visto che la squadra di Gasperini avrebbe meritato di vincere 5 a 1. A fare rumore sono state le dichiarazioni di Gasperini nel dopogara, con la postura dell’allenatore insoddisfatto, anche oltre le sue abitudini di eterno insoddisfatto, magari (senza magari) pentito di non essere andato al Napoli.
Era convinto, parlando di Atalanta, di essere ad uno o due giocatori dallo scudetto, ha preso male la cessione di Koopmeiners e la gestione del caso Lookman, è stato anche sfortunato con gli infortuni di Scalvini e Scamacca, non è ancora riuscito a connettersi con Zaniolo.
Anno strano, perché l’Atalanta è arrivata a uno status per cui i complimenti sembrano quasi una presa in giro e perché per la proprietà, da Pagliuca ai Percassi, il trionfo in Europa League e l’essere nel giro Champions sembra quasi un punto d’arrivo. 26.00 la quota scudetto di LeoVegas, quinta favorita.
Empoli come una volta
Cosa c’è dietro l’Empoli imbattuto? Si tratta ormai di uno dei pochi club di Serie A ad avere la proprietà ‘di una volta’, cioè un imprenditore locale cosciente dei limiti del bacino d’utenza.
Inoltre la via tecnica scelta, anche con D’Aversa, è quella delle provinciali classiche, una difesa attenta che ha in Goglichidze, Ismajli e Viti tre grandi protagonisti, un regista basso come Grassi e tanto contropiede.
Anche nel derby ben giocato con la Fiorentina (che non ha fatto un tiro in porta) si è vista questa mentalità, ma Colombo e Esposito non erano ispirati. Bravo Corsi, anche se la quota scudetto è di 1501.
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| Articolo Pubblicato il: 20 Agosto 2024 |
| Scritto da: Stefano Olivari |
| Laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha iniziato a scrivere nel 1994 per La Voce di Indro Montanelli, proseguendo con testate come La Repubblica, Mediaset, Radio RAI e Guerin Sportivo. Nel 2000 ha fondato il sito Indiscreto, punto di riferimento per lo sport e i media. Autore di dodici libri su sport e cultura pop. |
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