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La Serie A 2024-25 dopo il quattordicesimo turno | Analisi di Stefano Olivari

La Serie A 2024-25 dopo il quattordicesimo turno

03 Dicembre 2024 - di Stefano Olivari

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Poteva esserci la tragedia, invece quello di Edoardo Bove è stato soltanto un grande spavento. Fiorentina-Inter verrà completata in futuro, come Bologna-Milan molto dipenderà dal cammino europeo delle squadre coinvolte: inutile gridare al campionato falsato quando un giocatore è sembrato a un passo dalla morte. Bove a parte, un turno di campionato in cui in alto ci sono stati i passi falsi di Lazio e Juventus, con il Napoli sempre in testa alla classifica e uno scudetto che LeoVegas quota a 3.25. L’unica squadra che secondo le quote è più vicina allo scudetto è l’Inter, data a 2.00 ma staccata di 4 punti (con una partita in meno), mentre sempre più credibile è l’Atalanta, a 5.50, con la Juventus a 13.00 e il Milan a 26.00.

Roma-Atalanta 0-2 – La notte di Zaniolo

La squadra di Gasperini è davvero da scudetto, per profondità dell’organico e capacità di vincere partite che non si mettono subito bene: da copertina il gol di Zaniolo, con tanto di esultanza polemica, senza le ipocrisie dell’ex che deve fingere di essere dispiaciuto. Al di là del risultato e della zona retrocessione a soli 2 punti, con Ranieri la Roma ha cambiato passo. Ma per l’Europa è troppo tardi, meglio guardarsi dietro.

Lecce-Juventus 1-1 – Motta pari

Un altro risultato deludente della squadra di Thiago Motta, l’ennesimo pareggio anche se questo fa più male vista la modalità e cioè il gol di Rebic in pieno recupero. Va detto però che il primo tempo dei bianconeri, sempre decimati dagli infortuni (quelli muscolari colpa dell’allenatore, come sempre è nel calcio nonostante spesso si tiri in ballo una fantomatica sfortuna), è stato buonissimo per intensità e situazioni create. Già prima del gol di Cambiaso la Juventus era però calata di molto, per poi crollare di fronte a un Lecce più fresco, con Giampaolo che ha cambiato la partita grazie alle sostituzioni, come già era stato contro il Venezia: il Lecce ha chiuso la partita con due punte centrali, Rebic e Krstovic, e due esterni offensivi, Dorgu e Pierotti… Detto questo, la Juventus rimane insieme a PSG e Bayern Monaco l’unica imbattuta nei cinque grandi campionati europei e guardandola dà la sensazione di essere una squadra compatta. Giocare senza punte non si può, il tempo di ‘il mio centravanti è lo spazio’ è finito anche per Guardiola.

Torino-Napoli 0-1 – Cairo record

Proprio nel giorno in cui Urbano Cairo eguaglia Orfeo Pianelli come presidente più longevo nella storia del Torino la squadra granata perde contro la capolista, che ha costruito più occasioni da gol del solito. Vanoli aveva rinunciato a Vlasic e Lazaro per coprirsi con Linetty e Pedersen, ma il dio del calcio gli ha detto male con l’errore di Coco a porta vuota: sarebbe stato il gol del pareggio. Il Napoli ha comunque dominato un Torino che ha perso 7 partite su 14 e che adesso è a 4 punti dalla Serie B. Difficilmente la Red Bull, o chi per essa, farà peggio.

Milan-Empoli 3-0 – La faccia di Musah

La squadra di Fonseca torna a vincere una partita in tranquillità, merito di un avversario di livello molto più basso e anche di una formazione più equilibrata, con Musah ufficialmente a destra sulla linea dei trequartisti ma in realtà pronto ad aiutare sia i due centrocampisti propriamente detti, Fofana e Reijnders, sia il difensore di destra, nell’occasione Emerson Royal. Musah era stato schierato anche al Bernabeu contro il Real Madrid e a San Siro contro la Juventus, due occasioni in cui i rossoneri hanno o vinto o comunque subìto poco. Detto che Reijnders è in forma straordinaria, va detto che contro molti pronostici Fonseca mangerà il panettone. L’Empoli un disastro, oltre i suoi limiti tecnici e le varie assenze: la quantità di passaggi sbagliati in uscita dalla propria tre quarti è stata imbarazzante.

Bologna-Venezia 3-0 – Come Motta

Come ai tempi di Thiago Motta. Con questa vittoria il vituperato Vincenzo Italiano, preso a pallate ma anche sfortunato in Champions, ha portato il Bologna a 21 punti dopo 13 partite (manca il recupero con il Milan) di campionato. Esattamente come l’anno scorso e proprio in prossimità dello scontro diretto con il suo predecessore. Questo Bologna trascinato da Ndoye, messo a destra al posto di Orsolini, non si qualificherà per la prossima Champions, è bene dirlo subito, al di là del fatto che l’Italia conservi la quinta squadra. Ma è una squadra solida, con un senso, che anche a questo giro può raccogliere cadaveri eccellenti. Per il Venezia una partita come se ne stanno vedendo troppe: un ottimo inizio, come contro il Lecce, e un crollo alla distanza, sotterrato da due mezzi rigori all’italiana diventati rigori interi: ultimo in classifica senza giocare peggio di almeno sei o sette squadre che stanno sopra.

Parma-Lazio 3-1 – I Baroni del VAR

Il giovane Parma, giovane (età media inferiore ai 23 anni) ma costoso, torna alla vittoria dopo oltre tre mesi contro la squadra di Baroni a cui tutte le decisioni dubbie, fra VAR e arbitro, hanno detto male.

Cagliari-Verona 1-0 – Piccoli passi

Un altro gol di Roberto Piccoli, secondo molti il classico centravantone di scuola Atalanta (ai bergamaschi dovranno andare 12 milioni di euro, in caso di riscatto) con poco istinto del killer, fa sorridere Nicola che con questi 3 punti ha dato seguito ai pareggi con Milan e Genoa ed è tornato a vincere dopo 40 giorni. Quanto la Verona, non è messo peggio delle sue concorrenti, ma dopo l’imbarcata contro l’Inter e alcune interviste la posizione di Zanetti sembra in discussione: non che Guardiola o Ancelotti farebbero di più, con questa rosa.

Como-Monza 1-1 – Salvezza mondiale

Nella sfida fra allenatori campioni del mondo (da giocatori, però) altra occasione buttata dalla squadra di Fabregas, che sembra sempre sul punto di dare una svolta al suo campionato, in linea con il budget e le ambizioni di una proprietà che se volesse potrebbe comprarsi tutta la Serie A messa insieme. Il Monza, migliorato dopo l’ingresso di Maldini a inizio secondo tempo, dopo il pareggio con rigorino (importante però per Caprari, che di fatto ha perso tutto l’ultimo anno), nel finale ha anche rischiato di vincere: in altre stagioni sarebbe da salvezza tranquilla, in questa le candidate sono troppo poche.

Udinese-Genoa 0-2 – Fuori Touré

L’espulsione di Touré dopo 4 minuti, per fallo da ultimo uomo su Zanoli, ha falsato una partita che la squadra di Vieira ha portato a casa abbastanza tranquillamente. Tutto ingiudicabile, fra due squadre che potrebbero salvarsi entrambe.

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Articolo Pubblicato il: 03 Dicembre 2024
Scritto da: Stefano Olivari
Laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha iniziato a scrivere nel 1994 per La Voce di Indro Montanelli, proseguendo con testate come La Repubblica, Mediaset, Radio RAI e Guerin Sportivo. Nel 2000 ha fondato il sito Indiscreto, punto di riferimento per lo sport e i media. Autore di dodici libri su sport e cultura pop.

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