4 Novembre 2024 - di Stefano Olivari
Dopo le partite del decimo turno della Serie A 2024/25 il Napoli di Conte diventa sempre più credibile in prospettiva scudetto: i punti di vantaggio sull’Inter seconda sono 4 e la quota di LeoVegas è scesa a 3.25. Favoriti per il titolo rimangono comunque i neroazzurri di Simone Inzaghi, dati a 1.90. Al terzo posto nelle previsioni rimane la Juventus, quotata a 7.00, con il Milan a 15.00 e l’Atalanta a 19.00. Differenze notevoli: a nemmeno un terzo di campionato la situazione sta diventando più chiara, con la tendenza verso un duello Inter-Napoli e la Juventus pronta a inserirsi. Questo almeno dicono le quote. In coda 8 squadre (Parma, Verona, Como, Cagliari, Monza, Venezia, Lecce e Genoa) in 3 punti, classifica apparentemente corta ma concorrenti di livello molto diverso, con le meno attrezzate che sembrano Verona, Lecce e Genoa.
La squadra di Fonseca non ha giocato male contro un Napoli quadrato e onestamente contropiedista, che ha sbloccato il risultato con un Lukaku per una volta decente, anche se l’autonomia è limitatissima, e ha raddoppiato con Kvaratskhelia. Per il Milan questa rimane comunque la peggior partenza da cinque stagioni a questa parte: mai all’avvio Pioli aveva fatto così male dopo 9 partite. Per trovare meno di 14 punti bisogna risalire alla stagione iniziata con Giampaolo, poi esonerato in favore appunto di Pioli. Ma i numeri dicono meno della sensazione di scollamento che dà un Milan in cui si parla soltanto del caso Leão ma che in realtà ha tanti altri problemi, a partire da una difesa in cui a rotazione hanno deluso tutti: Tomori, Emerson Royal, Thiaw, Theo Hernandez la cui situazione è simile a quella di Leão, Pavlovic dopo gli entusiasmi iniziali. Nel reparto si è salvato soltanto Gabbia, al di là del gol nel derby e non può essere colpa dei singoli, o almeno di tutti i singoli in contemporanea. In altre parole senza un risultato positivo a Monza il mirino verrà di nuovo puntato su Fonseca, non potendo i dirigenti esonerare sé stessi.
Dopo la mezza delusione, per come si era messa la partita, con la Juventus l’Inter torna da Empoli con 3 gol e 3 punti, grazie anche al fatto di avere giocato per un’ora in superiorità numerica dopo l’espulsione di Goglichidze. Al posto dell’infortunato Calhanoglu questa volta Inzaghi messo come regista Barella, invece di Zielinski, ma in generale l’Inter non ha entusiasmato come nella sua migliore mezz’ora contro la Juventus. Sembra una squadra di livello superiore al Napoli, ma molto più stanca e non potrebbe essere altrimenti. E qualcosa come fuoco e concentrazione continua a mancare, pensando all’Inter dell’anno scorso che in pratica era uguale a questa. Quanto all’Empoli, contro l’Inter D’Aversa aveva poche speranze, diventate zero dopo l’espulsione: una difesa onesta, una sconfitta che non riduce le probabilità di salvezza di una squadra comunque ben costruita, con pochi mezzi.
Quarta vittoria di fila e terzo posto agguantato dalla squadra di Gasperini, che ha rinunciato quasi totalmente al turnover. Pentendosene, visto che poi ha incassato i 3 punti grazie ai subentrati Samardzic e Zappacosta, in quel tipo di partita che negli ultimi anni ha spesso detto male alla squadra bergamasca, quel tipo di partita che le grandi tradizionali portano a casa in un modo o nell’altro. Soprattutto nell’altro, pensando al gol che l’arbitro Piccinini ha annullato al Monza mentre si era ancora sullo 0-0, in maniera incomprensibile, inventandosi una spinta. Il Monza dovrà lottare per la salvezza fino alla trentottesima giornata, ma Nesta ha ormai preso in mano bene questa squadra che ha più qualità media di tante concorrenti.
L’overdose di complimenti sta facendo male a Thiago Motta, visto che la sua Juventus dopo 10 giornate ha 5 punti in meno di quella l’anno scorso criticatissima di Allegri ed è alla sua peggiore partenza degli ultimi 13 anni. In più la difesa nelle ultime due partite sembra essere in vacanza (nell’occasione malissimo Danilo), come atteggiamento e come organizzazione. In positivo si può dire che l’ultima Juventus sta creando di più, ma tante occasioni ha avuto anche la squadra di Pecchia. Per il momento i colpi pesanti del mercato di Giuntoli, da Koopmeiners a Douglas Luiz, sono stati bocciati dall’allenatore o dalle loro stesse prestazioni.
Quasi esonerato, grazie a Dybala più quasi che esonerato. Ivan Juric si è guadagnato una vita supplementare grazie a una vittoria meritata contro la sua ex squadra, in netto calo dopo un mese di articoli, sia pure quasi tutti dei giornali di Cairo, sulle meraviglie del vanolismo. Dybala falso nueve, al di là del gol, con Baldanzi e Pisilli alle sue spalle, più che una novità tattica è sembrata una mossa della disperazione, vista anche l’assenza di Dovbyk. Ma questa mossa ha pagato, Ranieri e gli altri (fra i quali non c’è de Rossi, che i Friedkin non intendono richiamare) possono attendere.
Calcio di Serie B a Marassi, con pochissimi tiri e tanti errori di costruzione. Ma in B ci finirà soltanto il Genoa, zavorrato dagli infortuni e da una situazione societaria di totale transizione. Gilardino, al quale la partita catenacciara ha detto male, comunque non rischia la panchina perché non si capisce chi potrebbe esonerarlo, perché e con chi. Chissà in quali condizioni è Balotelli, se ha ritenuto opportuno non convocarlo. Per la Fiorentina senza Gudmundsson e Kean una partita difficile, salvata da almeno due prodezze di De Gea, ma il gol di Gosens vale i tre punti, la quarta vittoria consecutiva in campionato e un insperato terzo posto insieme a Lazio e Atalanta.
Altra lezione di Baroni, questa volta a un Fabregas ancora in versione apprendista di lusso. Per la Lazio settima vittoria nelle ultime otto partite giocate, terzo posto e una dimostrazione di forza al di là di ogni aspettativa, con un Castellanos molto più leggero dopo la partenza di Immobile. Per il Como uno stop che ci può stare e che dovrebbe incidere poco sulla sua stagione.
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Articolo Pubblicato il: 20 Agosto 2024 |
Scritto da: Stefano Olivari |
Laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi, ha iniziato a scrivere nel 1994 per La Voce di Indro Montanelli, proseguendo con testate come La Repubblica, Mediaset, Radio RAI e Guerin Sportivo. Nel 2000 ha fondato il sito Indiscreto, punto di riferimento per lo sport e i media. Autore di dodici libri su sport e cultura pop. |
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