RNG e RTP sono acronimi familiari agli appassionati di slot machine ed in generale di giochi e scommesse, ma spesso vengono confusi fra di loro e con altri.
Vediamo quindi cosa significano RNG ed RTP se riferiti al mondo delle slot machine, dove rappresentano concetti fondamentali.
L’RNG, Random Number Generator, è un algoritmo per la generazione casuale di risultati e combinazioni. Vale per qualsiasi tipo di scommessa e quindi anche per le slot machine: all’atto della puntata subito l’algoritmo RNG calcola la combinazione che uscirà dopo che i rulli si saranno fermati.
La generazione di numeri casuali, nel senso di non prevedibili nel breve periodo, è un processo complesso: viene generata una sequenza di numeri o simboli che conterrà alcuni schemi rilevabili a posteriori ma impossibili da individuare prima.
Entrando più nello specifico, si può dire che i veri generatori di numeri casuali sono quelli di tipo hardware, con il cosiddetto HRNG, in cui ogni generazione è funzione del valore corrente di un attributo fisico che cambia in maniera imprevedibile. Quelli di tipo software, i generatori di numeri pseudorandom (PRNG), creano numeri e risultati casuali soltanto in apparenza, perché gli esiti possono in teoria essere previsti conoscendo il punto del PRNG in cui ci si trova.
L’RNG applicato alle slot machine gestisce direttamente il controllo dei rulli e porta a risultati che cambiano ad ogni giro, così come le varie combinazioni e sequenze. La sicurezza assoluta non esiste in niente, ma è chiaro che i software RNG approvati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato danno alle slot machine di oggi un livello di sicurezza inimmaginabile nel passato.
L’RTP, acronimo di Return To Player, è la percentuale del totale di puntate fatte attraverso una slot machine, o un gruppo di slot machine, che ritorna agli scommettitori.
L’RTP è quello che per le scommesse sportive è il payout. In pratica dire ‘RTP dell’85’ significa dire che ogni 100 euro scommessi 85 tornano allo scommettitore, nella media, e 15 vanno al banco. Non significa che questa sarà la proporzione delle prossime 100 uscite, ma che nel lungo periodo le macchine sono tarate per avere questa percentuale.
Significativo è che l’RTP sia un dato pubblicizzato dai casino, quelli fisici e a maggior ragione quelli online, come se fosse un biglietto da visita ed in effetti un po’ così è, perché di base bisognerebbe sempre giocare e scommettere dove l’RTP è più alto.
Legato all’RTP è il discorso sulla volatilità, cioè sulla differenza relativa fra i vari esiti: di solito una volatilità alta accompagna le slot machine con RTP più basso, con vincite più rare ma anche più pesanti, mentre una volatilità bassa si lega ad un RTP più alto, quindi a slot machine che fanno vincere più di frequente importi nella media piccoli.
Va da sé che il grande colpo lo si metta segno di solito nelle slot a RTP più basso, mentre in quelle a RTP più alto si resta in gioco più a lungo. Facendo numeri concreti, si può dire che nelle slot machine di oggi il livello minimo di RTP sia il 90% e che molto di frequente ci si spinge in zona 97-98: nel lungo periodo quindi il casino vince sempre, ma in intervalli di tempo più limitati non è detto.
RNG ed RTP non sono evidentemente la stessa cosa, per tutto quanto detto finora, ma sono concetti collegati. L’RNG è l’algoritmo in base al quale viene tarata la macchina, nel nostro caso la slot machine, l’RTP la statistica ex post sui risultati. Si può quindi dire che l’RNG determini l’RTP e che qualsiasi scelta aziendale sull’RTP implichi un cambiamento dell’RNG.