Il Casinò di Campione d’Italia è uno dei quattro casinò fisici che attualmente possono operare in Italia, insieme a quelli di Sanremo, Saint-Vincent e Venezia, ed è senza dubbio quello che ha avuto la storia più travagliata, fino alla recente riapertura segnata da un certo successo. Si trova in provincia di Como nell’enclave italiana (dal 1861) in Svizzera, nel Canton Ticino.
La storia del Casinò di Campione d’Italia parte durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1917, in maniera semiclandestina, con chiusura nel 1919 e riapertura in grande stile il 2 marzo 1933. Dal 9 maggio 2007 è nella nuova sede, un monumentale palazzo (9 piani per 55.000 metri quadrati) progettato dall’architetto svizzero Mario Botta. L’attività è andata avanti fra alterne fortune fino al 27 luglio 2018, quando il Tribunale di Como ha dichiarato fallito il casinò, sotterrato dai debiti verso il Comune, in teoria suo proprietario, e verso altri. Dopo tre anni e mezzo e il crollo dell’economia locale, tutta imperniata sul casinò, il 26 gennaio 2022 la struttura è stata riaperta, assumendo circa un terzo dei 482 dipendenti che c’erano nel 2018.
Il Casinò di Campione d’Italia si trova in provincia di Como nell’enclave italiana in Svizzera, nel Canton Ticino, sulla costa orientale del Lago di Lugano. Dall’Italia si raggiunge percorrendo l’autostrada A9 Milano-Como-Lugano, ma è anche possibile arrivarci in treno, scendendo a Lugano e prendendo poi un taxi (circa un quarto d’ora di tragitto). Ci sono anche autobus diretti che partono da Milano.
Il Casinò di Campione d’Italia è aperto tutti i giorni dell’anno tranne il 24 dicembre, Vigilia di Natale, con apertura alle 12:00, cioè a mezzogiorno in punto, e chiusura alle 4:00 del mattino (le 4:30 il sabato e la domenica mattina). Sono possibili variazioni per tornei o eventi speciali, ma nella sostanza il Casinò di Campione d’Italia non chiude mai.
Il Casinò di Campione d’Italia non richiede un abbigliamento particolarmente elegante né la giacca e la cravatta. Ci si deve vestire però in maniera decorosa, in modo almeno simile a come ci si veste sul lavoro o seguendo lo stile che genericamente viene definito smart casual. Leggermente meno informali bisogna essere nelle sale dei giochi tradizionali, rispetto a quelle slot.
L’ingresso al Casinò di Campione d’Italia è gratuito. Ovviamente si pagano i gettoni per giocare, in euro o in franchi svizzeri, usando contanti, carte di credito o bonifici.
Il Casinò di Campione d’Italia oltre ai vari bar ha un ristorante, al settimo piano, con 200 posti e una vista magnifica sul lago di Lugano: è il Seven, in via di riapertura. Fra i servizi anche un parcheggio gratuito al coperto, L’Autosilo Nuovo Casinò Campione d’Italia, con 500 posti auto. Nel caso fosse completo esistono comunque altri due parcheggi, questi a pagamento, lì vicino.
Per entrare al Casinò di Campione d’Italia è sufficiente la maggiore età, quindi almeno 18 anni, da certificare con un documento di identità valido, e un abbigliamento decoroso.
Il proprietario del Casinò di Campione d’Italia è il Comune di Campione d’Italia, anche se più che di proprietà bisogna parlare di concessione, in deroga rispetto alle leggi italiane secondo cui i casino sarebbero proibiti. Il Comune gestisce il casinò attraverso la società Casinò Campione Spa, di cui è socio unico. Nel 2023 i ricavi della gestione caratteristica sono stati 51 milioni di euro, con un utile netto di 9,4 milioni, più 17% rispetto all’anno precedente.
Al Casinò di Campione d’Italia ci sono oltre 500 slot machine di ultima generazione. Le puntate vanno da un minimo di 20 centesimi, di franco o di euro, a un massimo di 50 franchi o euro. Ai fumatori sono dedicate due sale slot e tutti i giorni sono previsti jackpot
Al Casinò di Campione d’Italia oltre che alle slot machine si può giocare anche ai giochi tradzionali, molti dei quali concentrati al terzo piano: lì si può giocare alla Roulette francese, a Trente e quarante e a Chemin de fer, ma anche a Fair roulette, Blackjack, Punto banco, Russian Poker e Ultimate Texas Hold’em.
Per entrare al Casinò di Campione d’Italia servono come minimo 18 anni, da certificare con un documento di identità. All’ingresso vengono anche registrate le impronte dei pollici, utili sia per individuare eventuali pregiudicati sia per i giocatori normali, che potranno accendere le slot con il pollice ‘registrato’.
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