Fra i tanti metodi inventati per la roulette, il Metodo Masaniello è uno di quelli con i fondamenti matematici apparentemente più solidi. Il nome non deriva dall’uomo che nel 1647 guidò la rivolta dei napoletani contro il vicerè spagnolo: fra l’altro non sarebbe nemmeno di buon auspicio, visto come finirono la rivolta e lo stesso Masaniello. Questo sistema deve il nome ai suoi inventori, nel lontano ma non lontanissimo 2002, Ciro Masaniello e Massimo Mondò, che lanciarono questo modello di gestione del bankroll basandosi sul triangolo di Tartaglia.
Prima di parlare del Metodo Masaniello per vincere alla Roulette bisogna dedicare qualche parola al triangolo di Tartaglia. Che in termini matematici è una disposizione geometrica a forma di triangolo dei coefficienti binomiali, cioè dei coefficienti dello sviluppo del binomio (a + b) elevato a una qualsiasi potenza n. Il vertice del triangolo di Tartaglia, cosiddetta riga 0, è un numero, l’1. Alla riga 1 ci sono 2 numeri, alla riga 2 invece 3 numeri, alla riga 3 i numeri sono 4, e così via. La regola per definire i numeri da inserire in ogni posizione è che questi numeri sono la somma dei due elementi adiacenti della riga precedente: detto così sembra qualcosa di difficile ma scrivendo le varie righe in forma appunto di triangolo è tutto più chiaro. Così la riga 1 è composta da 1 e 1, quella 2 da 1, 2 e 1, quella 3 da 1, 3, 3 e 1, quella 4 da 1, 4, 6, 4 e 1, eccetera. Sì, ma come funziona il Metodo Masaniello alla Roulette? In estrema sintesi, si tratta di un gioco sulle chance semplici che vuole evitare il gioco a massa pari, cercando l’aumento delle puntate in determinate condizioni che serve a battere il 2,7% di margine matematico del banco.
Il Metodo Masaniello si applica sia alle scommesse sportive, anzi è nato proprio per le scommesse sportive, sia alla roulette. In concreto il Masaniello altro non è che un foglio di calcolo, tipo l’ormai classico Excel, che ci indica in automatico la cifra da investire e su quale chance, in base ai risultati dei colpi precedenti, dati dalle uscite reali, ed al numero di puntate che si prevedono di vincere, dato dalle probabilità. In linea di massima la somma giocata aumenta in caso di perdita e diminuisce in caso di vincita: stiamo quindi parlando di una progressione. Esempio concreto: capitale di 1.000 euro, 5 puntate sul Dispari di cui prevediamo di vincerne 2. Il Masaniello secondo la tabella standard prevederebbe questo tipo di progressione, nel caso si continuasse a perdere: 150 euro al primo colpo, 230 sul secondo colpo se il primo è stato perso, 305 sul terzo colpo se i primi 2 sono stati persi, dopo i primi due colpi persi, quindi sul terzo colpo, 315 dopo i primi tre colpi persi, quindi sul quarto colpo. Nella sostanza perdendo i primi quattro colpi nella versione hard del Masaniello avremmo perso tutto il capitale. Ovviamente questa corsa verso la rovina può essere rallentata da una gestione prudente del bankroll, dimezzando le puntate o addirittura riducendo il Masaniello a 3 colpi.
Detto che il Masaniello viene spesso giocato in automatico, sulla semplice indicazione dell’algoritmo, può comunque essere interessante capire le sue logiche interne. Supponiamo di giocare sul Rosso e sul Nero, quindi su un foglio di carta (o di Excel) costruiamo un tabella con un asse dedicato al Nero, quello orizzontale, ed uno al Rosso, quello verticale. Prima riga orizzontale: 0, 1, 2 3, 4, 4, 3, 2, 1, 1,0. Prima riga verticale: 0, 1, 2, 3, 4,4, 3, 2, 1, 0. Si parte dallo 0: ogni uscita del Nero porta ad uno spostamento laterale a destra, ogni uscita del rosso ad uno in verticale verso il basso. A seconda della zona della tabella in cui ci si trova si punterà su Rosso o Nero la cifra indicata. Giocare sulla permanenza è in questa logica uguale che puntare sull’interruzione: questo è uno dei pochi sistemi che non presupponga una memoria della pallina.
Il principale vantaggio del Metodo Masaniello applicato alla Roulette è che in automatico il foglio Excel ci dice quanto e cose dobbiamo scommettere, in sostanza alla matematica del banco si oppone la matematica del giocatore. Il principale svantaggio è che le esposizioni possono diventare notevoli, a meno di non applicare robusti correttivi. Si può quindi dire che il Masaniello abbia bisogno di un capitale importante, di fiducia nel sistema, di molti eventi contemporanei e disgiunti (si applica quindi meglio alle scommesse sportive che alla roulette) e di una buona concentrazione, anche se tutta la competenza matematica richiesta si riduce alla lettura di una tabella. In generale, vista la quantità di puntate necessarie per farlo funzionare, si adatta meglio al gioco online che a quello fisico.
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