Fra metodi per vincere con una certa regolarità piccole cifre alla roulette il Metodo Joe Biloxi è uno dei più citati, pur avendo gli stessi fondamenti matematici degli altri e cioè nessuno. Il metodo, che secondo il mito trae il nome dal suo inventore, uno sceriffo di Kansas City appassionato di roulette, è di quelli basati sulla copertura continua di gran parte del tavolo, più dell’80%. In realtà Biloxi è il nome di una città del Mississippi famosa per i suoi casino: nessuno sceriffo, quindi, ma il metodo rimane conosciuto con questo nome.
Sommario:
Il metodo punta sulla copertura e le fiche vengono messe su due colonne e su altri singoli numeri. Non c’è nemmeno il problema della scelta delle colonne perché la regola, almeno nella sua formulazione originaria, dice che bisogna puntare 6 gettoni (o fiche, euro, franchi, eccetera) sulla prima colonna, 6 sulla seconda, uno sulla riga divide lo 0 dal doppio 0 (il Biloxi parte da roulette americane, con quelle francesi si mette sullo 0 e basta), uno tra l’8 e l’11, uno tra il 17 e il 20 e uno tra il 26 e il 29. Nella sostanza avremo puntato su 31 dei 37 numeri a disposizione, con una copertura quindi dell’83,7% del tavolo. Per dirla in altra maniera, usare il Metodo Joe Biloxi è come scommettere di continuo contro l’uscita di 2, 5, 14, 23, 32 e 35. Nel caso uscisse uno dei 31 numeri ‘nostri’ la partita si chiuderebbe in vincita. Nel caso invece uscisse uno dei 6 rimasti fuori dalla copertura dovremmo segnare un meno 16 ed andare in progressione, secondo qualche teoria estrema anche al raddoppio, anche se molti giocano il Biloxi a massa uguale.
Come dice la regola, puntiamo 6 gettoni sulla prima dozzina, 6 sulla terza, uno sullo 0 e uno su ciascuno di questi 3 cavalli: 8-11, 17-20, 26-29. In totale quindi si mettono in campo 16 gettoni a partita. Se esce lo 0 chiudiamo la partita con un utile netto di 20 gettoni. (35 meno 15). Se esce un numero dei 3 cavalli, quindi 8, 11, 17, 29, 26 o 29, chiudiamo la partita con un utile netto di 2 (17 meno 15) gettoni. Se esce un numero appartenente alla prima o alla terza colonna (quindi 1, 4, 7, 10, 13, 16, 19, 22, 25, 28, 31, 34, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, 33 e 33) chiudiamo la partita ancora con un utile netto di 2 (12 meno 10) gettoni. Se esce un numero fra 2, 5, 14, 23, 32 e 35 invece avremo perso tutti e 16 i gettoni e dovremo andare in progressione. Quindi, secondo la formulazione hard del Biloxi mettere 12 gettoni sulla prima colonna, 12 sulla terza, 2 gettoni sullo 0 e 2 su ognuno dei tre cavalli. Ci sono però anche progressioni più soft, da usare fino all’ottenimento di un utile, senza contare il fatto che giocando a massa uguale il Biloxi si otterranno comunque sedute di gioco più lunghe e divertenti.
Superfluo dire che il Biloxi non ha fondamenti matematici, me del resto nessun sistema per vincere alla roulette ne ha. Sono comunque tanti i suoi pro, primo fra tutti la semplicità visto che a ogni giro di roulette si giocano sempre gli stessi 31 (o 32, in caso di roulette americana) numeri, modificando eventualmente soltanto le somme puntate. In secondo luogo il Biloxi è uno dei rari metodi che funzionino sia con la roulette francese che con quella americana, sia pure con percentuali diverse. In terzo luogo il Biloxi pur non avendo una base matematica ne ha una statistica, sfruttando il concetto di varianza. Fra i contro c’è senz’altro la spinta verso l’uso di progressioni in perdita, e quindi verso grandi esposizioni.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora ti consigliamo allora di scoprire la nostra sezione del blog dedicata al casinò live e alla Roulette.