Il Bluff esiste in molti giochi, ma nell’immaginario collettivo il Bluff nel poker supera tutti gli altri per importanza e significato. Il Bluff (traduzione dall’inglese: ‘Ingannare’) è un comportamento tenuto dal giocatore durante una partita, che nascondendo la propria reale probabilità di vincita (sia in positivo sia in negativo) prova a far commettere un errore all’avversario.
Sommario:
Il Bluff nel poker consiste fondamentalmente nel fare una puntata con una mano che si suppone inferiore a quella del proprio avversario, anche se come vedremo c’è anche il caso opposto. L’idea del bluffatore è quella di far credere all’altro o agli altri di avere buone carte, inducendoli così a lasciare partita e piatto. Da un punto di vista probabilistico il Bluff è il comportamento che nel lungo periodo garantisce un vero vantaggio, visto che il resto dipende dalle carte che si hanno in mano o che si chiamano.
Il Bluff nel poker è una strategia di gioco importante, ma non bisogna abusarne. Anche perché per un buon Bluff bisogna valutare con attenzione vari fattori. Prima di tutto la situazione generale della partita: statica o piena di progetti, quindi di potenziali rischi-opportunità? In secondo luogo bisogna avere un’idea abbastanza chiara del risultato probabile percepito, sia nostro sia dell’avversario: il Bluff non è infatti unilaterale, noi cerchiamo di disorientare l’avversario come lui prova a farlo con noi. In terzo luogo, ma questo non sempre è possibile, bisogna conoscere le tendenze dei giocatori, in un range che va da bluffatori a tutti i costi fino a conservativi. Ultimo parametro, i soldi: i nostri avversari sono più ricchi (semplifichiamo) di noi e quindi ci verranno presumibilmente a vedere quasi sempre, solo per il gusto di non darcela vinta.
Nel poker ci sono vari tipi di bluff, ma quelli fondamentali sono tre: due attivi, cioè cercando di far credere di avere un’ottima mano, e uno passivo, cioè inducendo avversario o avversari a sottovalutare il nostro gioco.
###Bluff puro
Il Bluff più conosciuto è il cosiddetto Bluff puro, quello in cui chi lo esegue sa già che perderà se gli altri giocatori copriranno le sue puntate, andando a vedere o rilanciando. È il Bluff di chi ha carte scarse e quindi con la sua puntata e con il suo atteggiamento prova ad indurre gli avversari all’abbandono.
Il Semibluff è un Bluff in cui il giocatore pensa di poter vincere anche se gli avversari non abbandonano la partita. Esempio: un progetto di colore o di scala (ma non solo), che se non si realizza lascia in mano niente ma che se si realizza ha grandi possibilità di essere la mano vincente. Va da sé che il Semibluff offra due possibilità di conquistare il piatto: con il Bluff o con il perfezionamento del progetto.
Come detto, si può anche fingere di avere carte peggiori di quelle reali, con il cosiddetto Slow Play, o Bluff passivo, che è un modo per tenere gli avversari in gioco. Di solito lo si mette in pratica puntando poco, come se si avesse in mano carte in cui non si crede, con l’obbiettivo di indurre rilanci e che quindi il piatto aumenti di valore.
Il Bluff è possibile nel poker fisico ma anche in quello online, dove ovviamente l’assenza di fisicità limita tanti trucchetti e atteggiamenti. Questo non toglie che anche attraverso uno schermo dopo poche mani si capiscano le caratteristiche psicologiche di tutti e che ci si possa regolare di conseguenza. Di fatto il Bluff è impossibile se ci si confronta con avversari inesperti, che vengono a vedere quasi sempre, anche in maniera autolesionistica. Ed è comunque difficile quando il piatto va su cifre interessanti, generando una resistenza psicologica all’abbandono.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora ti consigliamo allora di scoprire la nostra sezione del blog dedicata al casinò live ed al poker.
Potrebbero interessarti anche: