Il blackjack è uno dei giochi più popolari nei casinò live di tutto il mondo: non solo per la lunga storia che il blackjack ha alle sue spalle (le prime testimonianze risalgono al diciassettesimo secolo), ma anche per le regole molto semplici di gioco che hanno garantito un’importante popolarità al blackjack. Fra queste, spesso si sente parlare del fare split a blackjack una delle strategie più popolari di questo gioco: ma di cosa si tratta esattamente?
Per comprendere questo meccanismo di gioco, bisogna prima fare un riepilogo di come si gioca a blackjack: i singoli giocatori sfidano il banco, rappresentato dal casinò, per cercare di fare ventuno. I giocatori ricevono di base due carte a testa, che rappresentano la loro mano di partenza. A questo punto, possono compiere tre azioni:
Chiamare: il giocatore di mano chiede un’altra carta al banco per cercare di aumentare il proprio punteggio
Stare: il giocatore di turno è soddisfatto del punteggio che ha già dalla mano iniziale e passa il turno perché non vuole ricevere altre carte
Raddoppiare: il giocatore di turno ha un punteggio compreso fra 9 e 11 considerando le due prime carte; quindi, può scegliere di raddoppiare la propria puntata (al prezzo però di chiamare solo un’altra carta e poi fermarsi)
Dividere le carte: il giocatore di turno può decidere di dividere la propria mano iniziale se viene servito con due carte uguali, ovvero una coppia
Fare split equivale a dividere le carte: nel blackjack questa azione prende il nome di “split” dal verbo inglese “to split” che significa proprio dividere. Vediamo quindi esattamente come funziona il split a black jack e soprattutto quando conviene farlo a seconda delle carte che si hanno in mano.
Sommario:
Capire cosa significa fare split a blackjack è molto semplice: dividere la propria mano nel blackjack è una delle varie azioni consentite ai giocatori del tavolo. Ma solamente se una condizione viene rispettata, ovvero se i giocatori ricevono due carte uguali come prima mano.
Di base, è sempre bene accertarsi se il tavolo di gioco del casinò ha qualche regola particolare in merito a fare split a blackjack. Certi casinò consentono lo split solamente con carte uguali e non di uguale valore. Questa regola si applica ai 10 e le carte rappresentanti le figure.
Infatti, significa che se avete un dieci e un jack, o anche un re e una donna, non potrete fare split (nonostante il valore della mano rappresenti una coppia: nel blackjack le figure valgono dieci proprio come le normali carte da 10). Altri casinò invece consentono lo split anche negli esempi appena citati: conta solo che il valore delle due carte sia lo stesso.
Procediamo quindi nella spiegazione dello split e immaginiamoci di trovarci in mano con un 9 di picche e un 9 di cuori. Avendo di prima mano una coppia, chiamiamo lo split e quindi andiamo a dividere questa nostra mano in due mani diverse da gioco. Da questo momento in poi, giocheremo con due mani diverse e per ognuna di esse possiamo scegliere quali azioni intraprendere.
Ovviamente, avendo ora due mani, significa che dobbiamo puntare di nuovo la cifra puntata inizialmente per la singola mano: sono due mani diverse e richiedono due puntate, una per mano. Una volta fatto ciò, partiamo in entrambe le mani con una sola carta (nel nostro esempio il 9) e possiamo decidere di compiere le normali azioni per cercare di fare 21, o comunque un punteggio alto, con entrambe le nostre due mani.
Ma dopo aver fatto uno split a blackjack potrebbero applicarsi ulteriori regole, che variano da casinò a casinò: vediamo quali nel prossimo paragrafo.
La prima regola che può variare dopo lo split riguarda proprio il livello di divisione delle carte. Di cosa si tratta? Se abbiamo una mano iniziale con due carte uguali e ci è consentito fare lo split, dopo aver diviso le carte ci ritroviamo al “primo livello di split”: dalla singola mano iniziale ora ci ritroviamo con due mani diverse.
Ma dopo aver fatto split si può fare split di nuovo nel blackjack? Domanda legittima, perché ora ci ritroviamo con una sola carta in entrambe le mani. Riprendendo l’esempio di prima, se avevamo due 9 come prima mano, ora ci ritroviamo con due mani diverse e ognuna ha un 9 come unica carta. Dobbiamo ovviamente chiamare un’altra carta e se uscisse un altro 9, ci ritroveremo di nuovo con una coppia.
Nella maggior parte dei casinò, viene consentito di fare un secondo split a blackjack: in tal caso, ci ritroveremo al “secondo livello di split”. Infatti, dopo il primo split che ci ha diviso la mano iniziale in due mani, ora ci ritroviamo ad avere una di queste due mani divisa in altre due mani. Oltre questo livello di solito non è consentito fare split: significa che se putacaso uscisse un altro 9 in una delle due mani appena splittata al secondo livello, non potremmo chiedere di fare split e arrivare al terzo livello di split.
Quando si parla di blackjack, gli assi sono probabilmente le carte più importanti (possono valere 1 oppure 11). Proprio per questo motivo, quando avviene uno split con coppia d’assi, certi casinò possono applicare regole diverse sul come proseguire. Per esempio, la maggior parte dei casinò permette di fare solo uno split con assi, quindi di fermarsi al primo livello di split.
Ciò significa che se dopo aver diviso la coppia iniziale in due mani diverse riceviamo un altro asso come carta (e creiamo quindi un’altra coppia d’assi), allora non possiamo dividere le carte di nuovo per arrivare al secondo livello di split. Inoltre, spesso ai giocatori viene concesso solo di poter chiamare solo una carta per ognuna delle due mani e non poterne calare altre.
Infine, un’ultima regola che alcuni casinò potrebbero applicare allo split nel blackjack riguarda il fare blackjack. In generale, indipendentemente se si fa split avendo coppia d’assi o qualsiasi altra coppia, i casinò potrebbero non consentire il blackjack negli altri livelli di split. Ovvero, se dopo aver diviso due assi riusciamo ad avere un 10 come carta, non faremo blackjack ma solamente ventuno.
Ora che abbiamo capito come funziona lo split nel black jack, vediamo di capire in quali casi ci conviene dividere le carte. Infatti, dividere la mano inziale va a cambiare le proprie possibilità di vincita e non sempre potrebbe convenire. A volte dipende interamente dalle coppie che abbiamo in mano, altre volte invece dovremo considerare anche il banco.
Coppia d’assi: gli assi sono le carte più importanti e giocare una mano con due assi non porta molti vantaggi al giocatore, perché un asso dovrebbe valere 11 e l’altro 1, ottenendo quindi un punteggio iniziale di soli 12 punti. Splittando una mano iniziale con due assi permette ai giocatori di avere molte più chance di ricevere una carta dal valore 10 (i normali 10 oppure una delle tante figure) quando si chiama la carta e quindi fare ventuno.
Coppia di otto: una mano iniziale di questo tipo non è il massimo per un giocatore, perché si inizia con un punteggio totale di 16 e basta una qualsiasi carta superiore al cinque per sballare e perdere. Splittando una mano del genere ci permette di avere due mani diverse con un 8 come carta di partenza e quindi possibilità migliori di fare buoni risultati senza rischiare di sballare.
Coppia di due, tre o sette, e la carta scoperta del banco è compresa tra due e sette: queste mani iniziali hanno alte possibilità di far sballare il giocatore in una o due chiamate di carte e scegliendo di dividere le carte si ottengono probabilità migliori.
Coppia di nove e il banco ha la carta scoperta compresa tra due e sei oppure ha un otto o un nove: in questo caso il giocatore ha 18 come punteggio totale e chiamare carte porterebbe sicuramente a sballare. Eppure, se il banco possiede come prima carta una di quelle segnalate, avere 18 come punteggio non è il massimo. Facendo split si ottengono probabilità migliori di ottenere un punteggio finale superiore.
Coppia di sei e il banco ha la carta scoperta compresa tra il due e sei: quando il banco inizia con carte del genere, ci sono probabilità più alte che possa sballare. Dividere le carte torna quindi a vantaggio del giocatore perché aumentano le possibilità di fare un buon punteggio (si può ricevere anche un 10 chiamando le carte), mentre dall’alto lato il banco avrà più difficoltà.
Così come in determinate situazioni può convenire fare split nel black jack, in altri casi è meglio rimanere con la coppia iniziale di carte per avere più probabilità di fare un buon punteggio.
Coppia di dieci: una mano iniziale di questo tipo è già ottima per il giocatore visto che parliamo di un punteggio di 20, battibile solo da un 21 o blackjack, ed è molto difficile riuscire a ottenere un punteggio migliore dopo lo split.
Coppia di cinque: iniziare con due cinque significa avere un punteggio totale di 10, che è un ottimo punteggio di partenza visto che nessuna nuova carta che chiameremo ci potrà far sballare. Con una mano iniziale così, spesso conviene raddoppiare la puntata se il banco non ha un nove, un dieci o un asso come carta servita.
Coppia di quattro: lo stesso discorso dei cinque si può applicare alla coppia di 4 come mano iniziale. Qualsiasi carta esca non può fare sballare il giocatore e il massimo punteggio ottenibile con questa mano, partendo da un totale di 8, è di 19 (in caso di split, solamente ottenere un cinque, un sei o un sette porterebbe il giocatore ad avere mani migliori).
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