Sommario:
Qual è il numero esatto di mazzi di carte da usare in una partita di blackjack?
Come il conteggio delle carte è influenzato dal numero dei mazzi
Come il vantaggio del casinò è influenzato dal numero dei mazzi
Al giorno d’oggi giocare a blackjack è una delle prime attività a cui si pensa quando ci si immagina la sala da gioco di un casinò live. Se lo svolgimento di una partita di blackjack è molto semplice da seguire (come vedremo nel paragrafo seguente), non si può dire lo stesso per la storia del blackjack.
La prima menzione del blackjack avviene intorno al 1600 da parte dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes, quando in un suo libro descrisse il gioco del baraja (simile al blackjack odierno), che veniva giocato nella zona della Castiglia spagnola. Di certo c’è che il gioco cominciò a prendere piede in Francia e la prima testimonianza risale al 1768 (pre Napoleone Bonaparte), quando viene riportata l’esistenza di un gioco chiamato “vingt-en-un” (ovvero “ventuno”).
Il gioco arrivò anche in Inghilterra verso l’inizio del 1800, quando furono stilate anche le prime regole di vingt-en-un. La fama del gioco si espanse a macchia d’olio fino a raggiungere gli USA e dal 1825 arrivarono anche le regole per la versione americana. Proprio dagli Stati Uniti deriverebbe il nome con cui oggi tutti noi conosciamo questo gioco, ovvero il blackjack.
Infatti, sembrerebbe che nel 1800 i primi casinò che disponevano del gioco vingt-en-un decisero di offrire vincite più alte della media per rendere più popolare il gioco. La vincita più alta al tavolo era quella associata a chi faceva ventuno usando un asso di picche e un fante nero (fiori o picche), che in inglese sarebbe “black jack”.
Secondo altri invece, il nome del gioco blackjack deriva da una particolare usanza dei casinò americani durante l’epoca della corsa all’oro: spesso, chi vinceva una mano facendo ventuno con un asso e un qualsiasi fante riceveva come premio extra della sfalerite, minerale dal tipico colore nero che si rinveniva spesso nelle miniere d’oro e d’argento.
Se la storia del blackjack è abbastanza articolata, fortunatamente giocare a blackjack è tutt’altra storia. Capire quanti mazzi ci sono nel blackjack, qual è il valore delle carte da gioco e come si svolge una partita è un processo molto semplice. Ogni giocatore riceve infatti due carte, così come il banco, e lo scopo del gioco è fare un punteggio superiore a quello del banco (senza però “sballare”, ovvero senza superare un punteggio di 21 che comporta la perdita automatica).
A turno, il banco si rivolge ai singoli giocatori da sinistra verso destra per chiedergli quali azioni di gioco vogliano compiere:
Chiamare: il giocatore chiede di ricevere un’altra carta presa dal mazzo da blackjack per aumentare il proprio punteggio (si può chiamare quante volte si vuole, ma bisogna fare attenzione a non superare ventuno come punteggio).
Stare: il giocatore è contento con il punteggio che ha in mano e passa il turno.
Dividere: se il giocatore ha di mano due carte uguali, allora può decidere di dividerle in due giocate diverse; perciò, il giocatore deve separare le due carte, effettuare un’altra puntata di valore simile e poi procede prima a fare il suo gioco con una carta, poi con l’altra.
Raddoppiare: se il giocatore ha di mano due carte che gli forniscono un punteggio totale compreso fra 9 e 11 punti, può raddoppiare la sua puntata ma potrà chiamare massimo una sola carta e poi fermarsi.
Calcolare il valore delle carte a blackjack è altrettanto semplice: l’asso può valere uno oppure undici, le figure valgono sempre dieci, mentre le restanti carte valgono il loro valore nominale. Dopo che tutti i giocatori hanno fatto il loro gioco, il banco deve fare lo stesso cercando di superare il punteggio ottenuto dalla maggior parte dei giocatori scegliendo di chiamare o stare (di solito il banco è costretto a stare appena ottiene un punteggio di almeno 17 punti).
Considerato lo svolgimento del gioco, nel blackjack quanti mazzi si usano? Di solito, la variante più conosciuta richiede due mazzi di carte francesi da 52 carte ciascuno (i Jolly ovviamente vengono tirati fuori dal gioco), per un totale di 104 carte. Ma come vedremo nel prossimo paragrafo, spesso il mazzo di carte per il blackjack può variare a seconda di dove si gioca e quale variante si sceglie.
Come abbiamo detto, di base il blackjack si giocherebbe con due mazzi di carte francesi per un totale di 104 carte: questa variante è presente quasi ovunque. Ma il numero di mazzi varia se si considera la versione più tradizionale del blackjack, dove invece si usano sei mazzi di carte francesi per un totale di 312 carte da gioco. In altri casi, si arriva fino a 8 mazzi da gioco per un totale di 416 carte.
In caso di così tanti mazzi, fra le varie carte da gioco viene inserita la “taglia”, una carta di plastica divisoria che una volta raggiunta comporta il rimescolamento di tutte le carte che si stanno usando. Per sapere con quanti mazzi si gioca a blackjack con precisione, l’unica cosa da fare è informarsi sulle regole del tavolo dove si vuole giocare, visto che il numero di mazzi per giocare a blackjack può variare da un minimo 1 mazzo (estremamente raro) fino a 8 mazzi diversi.
Aumentare i mazzi da gioco comporta dei cambiamenti nelle probabilità di vittoria da parte dei singoli giocatori, così come rende più difficile l’operazione di conteggio delle carte da gioco nel blackjack. Non solo, perché spesso i mazzi variano quando cambia la variante di blackjack presa in considerazione e ciò comporta anche il cambiamento di alcune delle regole in vigore.
Giusto per fare degli esempi:
Super Fun 21: si gioca con un solo mazzo di carte da blackjack
Pontoon Blackjack: si usano ben 8 mazzi di carte
Blackjack cinese: si gioca con uno o due mazzi
Californian blackjack: si usano 6 mazzi da 53 carte perché si aggiunge anche un jolly
Vegas Downtown: si usano due mazzi che però si mescolano a fine di ogni mano
Vegas Strip: si gioca con 4 mazzi da 52 carte
Spagnolo 21: si usano 6-8 mazzi “spagnoli” da 48 carte ciascuno
Contare le carte a blackjack è una procedura diventata molto famosa nel corso degli anni: a partire dagli anni Sessanta, quando furono scritti e pubblicati i primi libri sul conteggio delle carte, furono sviluppati e testati metodi sempre nuovi.
Essenzialmente, la maggior parte dei metodi si basa sul seguente meccanismo: si assegna un valore numerico positivo o negativo a ogni gruppo di carte (divise fra carte vantaggiose per il giocatore o vantaggiose per il banco), poi quando escono le varie carte il giocatore dovrà sommare o sottrarre il valore delle carte uscite.
Man mano che si gioca, il giocatore dovrà aggiornare il punteggio totale ogni volta che esce una carta. A seconda del punteggio in corso, il giocatore può capire se ha più possibilità di vittoria oppure se il banco ha il vantaggio. Questo perché il punteggio rappresenta le carte favorevoli al giocatore e favorevoli al banco che sono uscite, e basandosi su tale punteggio si può capire se nel mazzo son rimaste carte vantaggiose o svantaggiose per chi gioca.
Ovviamente, i casinò al giorno d’oggi sono al corrente di tutti questi metodi e se magari in passato il metodo del conteggio delle carta risultava essere molto efficace, al giorno d’oggi sono state prese molte contromisure. La principale è senza dubbio aver aumentato il numero dei mazzi in gioco: più mazzi ci sono, più diventa difficile fare il conteggio. Inoltre, i mazzi vengono mischiati più spesso e usando anche dei mescolatori automatici.
Ma complicare la procedura di contare le carte a blackjack non è l’unico vantaggio (per i casinò) dall’usare più mazzi a blackjack. Infatti, più mazzi in gioco ci sono, più aumenta il vantaggio del banco. Fare punteggi alti, ma specialmente blackjack, risulta più difficile quando ci sono più carte perché diminuiscono le probabilità di pescare carte dal valore più alto.
Qui di seguito si può vedere la variazione del vantaggio del banco al crescere del numero dei mazzi nel blackjack:
Un solo mazzo: il banco ha lo 0,17% di vantaggio sul giocatore
Due mazzi di carte: il banco ha lo 0,46% di vantaggio sul giocatore
Quattro mazzi di carte: il banco ha lo 0,60% di vantaggio sul giocatore
Sei mazzi di carte: il banco ha lo 0,64% di vantaggio sul giocatore
Otto mazzi di carte: il banco ha lo 0,66% di vantaggio sul giocatore
Ovviamente il vantaggio del casinò al blackjack non deriva solamente dal numero dei mazzi ma anche da altre variabili. Per esempio, quando si tratta della regola legata al “Soft 17”, ovvero a come si deve comportare il banco quando gioca e chiama le carte. Il Soft 17 avviene quando ci si trova con un asso e un sei in mano: visto che l’asso può valere 11, sommandolo al 6 ci si ritrova con un punteggio di 17.
In un caso del genere, nella maggior parte dei tavoli da gioco il banco ha l’obbligo di stare: in questo caso si parla di Stand o “S17”, ovvero il banco deve fermarsi appena ottiene un valore pari o superiore a 17 e non può più chiamare carte, incluso se gli capita un Soft 17 (asso e sei).
Altri tavoli da gioco invece permettono al banco di proseguire a chiamare un’altra carta in caso avessero di mano un Soft 17 (asso e sei). In questo caso, si parla di “Hit 17” (abbreviata in “H17”). Se il tavolo da gioco applica questa regola H17, il vantaggio del banco aumenta dello 0,2% sul giocatore.
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