Il blackjack è il gioco da casinò più diffuso al mondo. Utilizza mazzi di 52 carte e discende da una famiglia globale di giochi da casinò nota come “ventuno”. Questa famiglia di giochi di carte comprende anche i giochi europei vingt-et-un e pontoon, e il gioco russo Ochko Il Blackjack è un gioco di carte in cui i giocatori competono contro il banco, anziché tra loro.
Sommario:
Al tavolo del blackjack il croupier affronta da cinque a nove posizioni di gioco da dietro un tavolo semicircolare. Vengono mescolati da uno a otto mazzi di carte standard da 52 carte. Ogni poszione riceve una mano iniziale di due carte visibile alle persone che vi giocano. La mano del mazziere riceve la prima carta a faccia in su e, nei giochi “hole card”, riceve immediatamente una seconda carta a faccia in giù che il mazziere sbircia ma rivela solo quando rende la mano del mazziere un blackjack. Lo scopo del gioco è vincere creando totali di carte superiori a quelli della mano del mazziere, ma non superiori a 21, oppure fermandosi a nella speranza che il mazziere sballi.
La strategia del blackjack permette di conoscere la giocata giusta per massimizzare le vostre vincite. Dice cosa fare in base alla vostra mano e alla carta che il banco sta mostrando. Seguendo la cosiddetta strategia universale (nella sostanza una tabella che descrive ogni scenario possibile e la mossa statisticamente migliore da fare) si potrà ridurre il vantaggio del casinò a meno dello 0,5%, rendendo il blackjack il gioco più vantaggioso per il giocatore in un casinò, anche più della roulette.
Le azioni di base per giocare a Blackjack non sono molte, ma vanno conosciute alla perfezione. In estrema sintesi: i singoli giocatori sfidano il banco, cioè il casinò, con l'obiettivo di arrivare con le loro carte ad un punteggio di 21 o comunque il più vicino possibile a 21, senza andare oltre, cioè sballare. Nella mano iniziale i giocatori ricevono due carte a testa e quindi hanno davanti quattro possibili strade.
La prima è ‘Chiamare’, cioè chiedere un’altra carta al banco per aumentare il proprio punteggio ed avvicinarsi a 21.
La seconda è ‘Stare’, cioè ritenersi soddisfatti della mano iniziale e rinunciare quindi a chiedere carte.
La terza è "Raddoppiare"’: quando si ha un punteggio, per le prime due carte, fra il 9 e l’11 si può raddoppiare la propria puntata, però con la limitazione di poter chiamare soltanto una terza carta e poi basta.
La quarta è ‘Dividere’: il giocatore in questo caso decide di dividere la propria mano iniziale se è stato servito con due carte uguali. Proprio il ‘Dividere’, cioè lo Split, è spesso molto discusso. A partire dalla possibilità di farlo: certi casinò lo consentono per due carte di uguale valore (cioè i 10 e le figure), altri invece soltanto per due carte uguali. Insomma, bisogna partire dalla regola.
Detto questo, supponiamo di avere in mano due carte uguali, mettiamo due 10, uno di quadri e uno di picche. Se chiamiamo lo split otteniamo il risultato di dividere la nostra mano in due diverse mani, per ognuna delle quali possiamo mettere in atto una strategia diversa. Va da sé che avendo due mani, dopo lo split, bisognerà anche raddoppiare la puntata. Da ricordare che in entrambe le mani si parte con una sola delle due carte, non con la coppia.
Se vuoi saperne di più su quando chiamare o stare ti consigliamo il nostro articolo dedicato all’argomento.
Significa accettare di perdere metà della puntata e quindi terminare immediatamente la mano. Questa opzione è disponibile solo ad alcuni tavoli in alcuni casinò, e l'opzione è disponibile solo come prima decisione.
Domanda che si fanno tutti i giocatori di Blackjack, dai professionisti ai principianti. L’importante, come detto, è non sballare, non superare il fatidico 21, e ricordare che l’asso può valere 1 o 10, a seconda delle nostre necessità.
La strategia di base non è sufficiente, il Blackjack non è soltanto applicazione meccanicistica di una tabella.
La strategia di base non può superare il margine della casa, bisogna dirlo con chiarezza, anche se di tanto in tanto si ha fortuna.
Per battere davvero il banco nel blackjack si avrà bisogno di conteggi, deviazioni, conversioni del conteggio reale e strategie di scommessa.
‘Stare’ significa tenersi le carte che si hanno in mano, che siano le due iniziali o quelle più le altre chiamate dopo: significa essere ragionevolmente convinti di battere il dealer, cioè il banco, pur senza avere un Blackjack, cioè un 21, in mano.
‘Chiamare’ è la soluzione più logica, dal punto di vista statistico, se al primo giro ci è arrivata una carta bassa (2, 3, 4, 5 e 6). In generale si sta una volta arrivati a 17 e si chiama dal 16 in giù, ma molto ovviamente dipende da cosa ha in mano il dealer.
In molti giochi di carte il conteggio delle carte stesse è importante, ma nel Blackjack è addirittura vitale.
Lo scopo è evidente: sapere se le carte rimaste nel mazzo sono favorevoli o sfavorevoli alla vittoria del giocatore.
In linea generale il conteggio delle carte nel Blackjack si basa su addizioni e sottrazioni, assegnando un certo valore alle carte appena uscite e aggiungendolo al totale.
Questo totale aumenta o diminuisce a seconda delle carte che continuano a uscire, dando così un’indicazione operativa chiara al giocatore.
Il conteggio delle carte nel Blackjack si basa sull'evidenza statistica che le carte alte (assi, 10 e 9) avvantaggiano il giocatore, mentre le carte basse (2, 3, 4, 5, 6 e 7) avvantaggiano il banco.
Le carte alte avvantaggiano il giocatore per varie ragioni: aumentano la probabilità del giocatore di centrare un Blackjack; l'elevato rapporto tra dieci e assi aumenta la probabilità che il raddoppio abbia successo; i valori delle mani più comuni su cui il giocatore raddoppia sono 11, 10 e 9; e l'estrazione di una carta alta su queste carte darà vita a una mano forte; forniscono più opportunità di divisione per il giocatore; possono rendere redditizia la puntata assicurativa aumentando la probabilità di blackjack del banco; aumentano a probabilità che il banco faccia busting, nel caso in cui il banco mostri una carta alta.
Il conteggio delle carte è ovviamente combattuto dai casino, che fanno di tutto per sconsigliarlo (eufemismo), ma non non è illegale, a condizione che nessun dispositivo o persona esterna assista il giocatore nel conteggio delle carte.
In sostanza il massimo che il giocatore-contatore di rischia è l’espulsione dal casino e la mancata ammissione in altri casino.
I metodi per contare le carte nel Blackjack sono numerosi e quasi tutti oggetto di libri e studi vari. In ogni caso i casinò cercano di scoraggiare il conteggio delle carte, sia dei singoli sia a maggior ragione dei gruppi di giocatori.
Non c’è dubbio che il più famoso metodo di conteggio delle carte nel Blackajack sia quello con il sistema Hi-Lo, o High-Low che dir si voglia.
Il conteggio delle carte con l’Hi-Lo parte dallo 0 e aumenta (+1) o diminuisce (-1) di un punto alla volta secondo regole precise: per le carte dal 2 al 6 bisogna sommare un punto, quindi segnare (mentalmente, viste le regole dei casinò) +1, per le carte dal 7 al 9 non si fa niente (quindi teoricamente è uno 0), per il 10, le tre figure e l’asso si sottrae un punto (-1).
La base ideologica e statistica del metodo Hi-Lo è che le carte più basse tendono a dare un vantaggio al banco, mentre quelle più alte lo danno ai giocatori.
La conseguenza è logica: più carte alte escono, più carte basse rimangono nel mazzo, e quindi in questo scenario, con un punteggio Hi-Lo basso, il vantaggio è tendenzialmente del banco.
Al contrario, più carta basse vengono scoperte, più carte alte rimangono nel mazzo, con un punteggio Hi-Low alto, e questa tendenzialmente è una situazione che per il giocatore è buona.
Il conteggio è ovviamente condizionato dal numero di mazzi di carte usati.
Il cosiddetto ‘True count’ viene effettuato dividendo il punteggio Hi-Lo per il numero di mazzi, eventualmente arrotondando per difetto.
Il sistema KO o Knockout è una delle più semplici strategie di conteggio delle carte sbilanciate del blackjack, poiché è stato sviluppato in modo da eliminare la necessità di tenere conteggi veri e laterali.
Ciò rende questo sistema un ottimo punto di partenza per i contatori di carte alle prime armi.
Il sistema KO è stato inventato da Olaf Vancura e Ken Fuchs ed è descritto nel loro libro Knock-Out Blackjack: The Easiest Card-Counting System Ever Devised.
Il metodo di conteggio delle carte KO è molto simile al sistema Hi/Lo, in quanto i giocatori assegnano un +1, uno 0 o un -1 alle carte per mantenere il conteggio in corso.
Tuttavia, a differenza del metodo Hi/Lo in cui i giocatori devono determinare il vero conteggio, con il sistema KO tenere traccia del conteggio in corso è praticamente tutto ciò che i giocatori devono fare.
Il sistema Zen è apparso per la prima volta nel libro di Arnold Snyder del 1983, Blackbelt in Blackjack.
Il conteggio Zen si rivolge ai giocatori che hanno già una certa esperienza con sistemi più semplici e non è quindi destinato ai principianti.
Si tratta di un sistema bilanciato in cui, una volta contato il mazzo, si dovrebbe finire con un conteggio pari a 0.
Come tutti i sistemi di conteggio, anche in questo caso si dovrà contare su un numero di carte pari a zero.
Nel conteggio Zen le carte sono valutate in questo modo: 2, 3, 7 = +1; 4, 5, 6 = +2; 8, 9 = 0; 10, Fante, Regina, Re = -2; Asso = -1.
Da sottolineare che gli assi sono inclusi nel conteggio, quindi non è necessario tenere un conteggio separato come si farebbe in altre strategie avanzate.
Tuttavia è necessario convertire il conteggio in corso in un conteggio vero e proprio per determinare l'importo da scommettere.
Questo si ottiene dividendo il conteggio in corso per il numero di mazzi rimasti.
Quando il conteggio reale è pari o inferiore a 0 si piazzerà la puntata minima, quindi l'idea è di aumentare le puntate di una unità (o la puntata minima) ogni volta che il conteggio sale.
Il sistema di conteggio delle carte Omega II è diventato famoso nel 2001, con la pubblicazione del libro Blackjack for Blood.
I sistemi di conteggio delle carte si dividono in due categorie, a seconda del loro livello di difficoltà e del numero del conteggio finale.
L'Omega II è di secondo livello, il che significa che è più complicato da comprendere rispetto al sistema Hi-Lo o al sistema KO.
Però è anche più efficace e preciso, poiché la sua efficienza di puntata è quasi del 99%.
Il sistema Omega II utilizza il principio fondamentale dell'assegnazione di diversi valori di punto alle carte, ma il piano di questa strategia rende il conteggio più complicato rispetto al resto dei sistemi.
I valori assegnati in questo sistema sono i seguenti: le carte 2, 3 e 7 vengono contate come +1, mentre 4, 5 e 6 ottengono +2, 8 e asso ottengono zero, il 9 viene contato come -1 e il 10 come -2, così come le figure.
Un altro metodo di conteggio delle carte è l’Hi-Opt, leggermente più sofisticato dell’Hi-Low.
In pratica per le carte dal 3 al 6 si somma un punto, per il 10 e le figure si sottrae un punto, mentre per 2, 7, 8, 9 e asso non si fa niente, quindi 0.
Interessante è proprio notare come gli assi valgono 0, rispetto al -1 dell’Hi-Low: con questo metodo bisogna infatti contarli a parte, memorizzando in quale quarto del mazzo ci si trovi.
Diciamo mazzo, al singolare, perché l’Hi-Opt si applica al Blackjack giocato con un mazzo solo.
Il True Count quindi avviene dividendo il punteggio totale per i quarti di mazzo rimasti.
L'Uston SS è uno dei sistemi di conteggio delle carte inventati da Ken Uston all'inizio degli anni Ottanta, con SS che sta per ‘Strongest and Simplest’, più forte e più semplice.
Il sistema è un conteggio multilivello, che è avanzato e funziona al livello 3.
Ciò significa che gli indici sono questi: -3,-2,-1,0,+1,+2,+3.
Ci sono quindi 7 numeri che vengono assegnati alle carte del mazzo.
Il conteggio laterale delle carte nel Blackjack è una strategia avanzata di conteggio, che si articola in differenti metodi.
Il più utilizzato è quello di memorizzare gli assi, ma si possono prendere in considerazione anche altre carte, aumentando quindi la difficoltà del conteggio.
Fra i metodi di conteggio della carte nel Blackjack da conoscere almeno di nome, per poi magari approfondirli, possiamo citare il Sistema Wonging, il Sistema Red Seven, il Sistema Halves, Sistema Revere Plus-Minus, la Strategia di Team Play, il Sistema Revere Advanced Point Count, il Sistema Revere 14 Count, il Sistema Silver Fox, il Sistema Speed Count, il Sistema Unbalanced Zen 2, il Sistema KISS (Keep It Simple Stupid) e il Sistema True Count.
Nel Blackjack la matematica è fondamentale, anzi è quasi tutto.
Il punto di partenza è che in un mazzo francese di 52 carte 4 di esse sono Assi, 16 sono 10 o carte coperte, le restanti 32 sono numeri da 2 a 9.
Le prima considerazione che si può fare è che circa un terzo delle carte ha valore 10.
Le probabilità di ottenere un blackjack sono i modi che abbiamo per ottenere 21 con 2 carte di tutte le combinazioni possibili per estrarre 2 carte dal mazzo.
Per ottenere 21 con 2 carte abbiamo bisogno di un asso e di un 10.
E nel mazzo ci sono 4 Assi e 16 10 (tra carte coperte e carte di valore 10).
D'altra parte, calcolando tutte le combinazioni di 2 carte, combinazioni di 52 elementi presi 2 alla volta (dove l'ordine non ha importanza, e non possono essere ripetuti), la probabilità finale di ottenere un Blackjack è del 4,8%.
Le probabilità riportate di seguito sono calcolate per le partite con uno o due mazzi di carte. Esaminiamo le probabilità di ottenere una mano iniziale favorevole (le prime due carte distribuite).
Il numero totale di combinazioni possibili per ciascuna delle due carte è C(52, 2) = 1326, per il gioco a 1 mazzo e C(104, 2)=5356 per il gioco a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere un blackjack naturale è P = 8/663 = 1,20663% nel caso di una partita a 1 mazzo e P = 16/1339 = 1,19492% nel caso di una partita a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere un blackjack dalle prime due carte è P = 32/663 = 4,82654% nel caso di una partita a 1 mazzo e P = 64/1339= 4,77968% nel caso di una partita a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere 20 punti dalle prime due carte è P = 68/663 = 10,25641% nel caso di un gioco a 1 mazzo e P = 140/1339 = 10,45556% nel caso di un gioco a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere 19 punti dalle prime due carte è P = 40/663 = 6,03318% nel caso di un gioco a 1 mazzo e P = 80/1339 = 5,97460% nel caso di un gioco a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere 18 punti dalle prime due carte è P = 43/663 = 6,48567% nel caso di un gioco a 1 mazzo e P = 87/1339 = 6,4973% nel caso di un gioco a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere 17 punti dalle prime due carte è P = 16/221 = 7,23981% nel caso di una partita a 1 mazzo e P = 96/1339 = 7,16952% nel caso di una partita a 2 mazzi.
Una buona mano iniziale (con cui si può rimanere) può essere un blackjack o una mano di 20, 19 o 18 punti.
La probabilità di ottenere una mano di questo tipo si calcola sommando le probabilità corrispondenti calcolate sopra: P = 32/663 + 68/663 + 40/663 + 43/663 = 183/663, nel caso di una partita a 1 mazzo e P = 64/1339 + 140/1339 + 80/1339 + 87/1339 = 371/1339, nel caso di una partita a 2 mazzi.
La probabilità di ottenere una buona mano iniziale è P = 183/663 = 27,60180% nel caso di una partita a 1 mazzo e P = 371/1339 = 27,70724% nel caso di una partita a 2 mazzi.
Qual è il margine del banco nel Blackjack? Intanto bisogna pensare che il croupier aspetta sempre che il giocatore finisca la sua giocata prima di procedere.
Ciò significa che se il giocatore supera il 21, perde la sua puntata indipendentemente da ciò che fa il banco.
Quindi se anche il banco supera il 21 è il giocatore a perdere comunque, dato che era già stato eliminato in precedenza.
Questo fa sì che il banco vinca in un caso, che in realtà è un pareggio, e questo accade il 7,9% delle volte che si gioca.
Si tratta di un vantaggio dell'8% sul giocatore, che si riduce infine al 5,6% se consideriamo che i blackjack sono pagati 3 a 2, invece dell'equo 2 a 1. Questo è il principale vantaggio del casinò.
Per contrastare il vantaggio del banco il giocatore ha a disposizione opzioni che gli permettono di avere una strategia flessibile.
Può raddoppiare quando è interessato, dividere le mani, lasciare. Ma soprattutto, conosce la carta del banco che gli permetterà di prendere queste decisioni (diverse dal solo hit o stand) considerando questa carta. E qui entra in gioco ancora una volta la matematica.
Altra cosa da considerare per i nostri calcoli è se il banco sia costretto a stare sul soft 17 (la mano da 17 in cui c’è un asso) o sull’hard 17 (la mano da 17 in cui non c’è un asso).
Meglio per i giocatori che il banco sia costretto a chiamare carta con un soft 17, con più probabilità di sballare.
In ogni caso la matematica del Blackjack è sintetizzata nella strategia di base, che in pratica è una tabella, una guida, con indicazioni operative sul da farsi, cioè la eventuale divisione o l’eventuale raddoppio, in ogni scenario riducendo al minimo il vantaggio matematico del casino.
Per saperne di più leggi il nostro speciale dedicato alle migliori e alle peggiori mani di partenza nel blackjack
In un mazzo di 52 carte ci sono 12 figure e quindi la probabilità di trovarne una è del 23%.
Una statistica di partenza, che può essere affinata visto che come minimo conosciamo due carte scoperte, la nostra e quella del banco.
Se nessuna di queste due è una figura, la probabilità di trovare una figura sale al 24% (12 diviso 50).
Se solo una di queste è una figura questa probabilità è del 22% (11 diviso 50), mentre se le due carte scoperte sono entrambe figure allora la probabilità di trovare una figura cala al 20% (10 diviso 50).
Lo stesso ragionamento si fa con tutte le altre carte, per arrivare poi ad una sintesi.
Altro parametro probabilistico da tenere a mente è quello basato sulla carta scoperta del banco: in base a questa carta è diversa la probabilità del banco di sballare, dal minimo dell’11,4% quando questa carta è un asso al massimo del 42,9% quando è un 5.
Quanto alle probabilità dei giocatori di sballare, queste aumentano con l’aumentare del punteggio in mano: con 12 le probabilità di Bust sono il 31%, con 13 del 39%, con 14 del 56%, con 15 del 58%, con 16 del 62%, con 17 del 69%, con 18 del 77%, con 19 dell’85% e con 20 del 92%.
In generale, stando alle statistiche dei casinò, il 44% delle partite sono favorevoli ai giocatori, il 47% al banco ed il 3 è in equilibrio.
Il banco mantiene quindi il suo vantaggio matematico anche nella realtà, pur essendo consapevole che questo vantaggio in determinati intervalli di tempo può essere ridotto.
Nel Blackjack la matematica è fondamentale e non c’è bisogno di grandi studi per padroneggiare gli strumenti che servono.
Il punto di partenza è ovviamente un numero, il fatidico 21 a cui bisogna avvicinarsi, possibilmente eguagliando ma senza mai superarlo.
Ogni giocatore ad inizio partita si vedrà servite due carte e per valutare qualsiasi tipo di probabilità matematica bisognerà per prima cosa tenere conto del numero dei mezzi.
Più mazzi ci sono e più è probabile che le carte si ripetano, mentre con meno mazzi le strategie matematiche potranno sempre più fare la differenza.
Cosa sono le scommesse laterali? Quando conviene farle? Fra le possibilità più interessanti offerte dal Blackjack ci sono le scommesse laterali, cioè le puntate secondarie fra giocatore e dealer, con il giocatore che prova a indovinare quali carte saranno distribuite.
Si chiamano laterali non a caso, visto che non c’entrano con il Blackjack in senso stretto, e sono fondamentalmente basate su fortuna pura, senza alcuna strategia.
La loro ragione d’essere è proprio questa: introdurre un elemento di casualità quasi totale in un gioco rigidamente matematico come il Blackjack.
Difficile fare un discorso generale sulle scommesse laterali, visto che l’elenco è lunghissimo, con regole e payout che dipendono dai singoli casinò.
La più famosa delle side bet. Bisogna guardare tre carte, le due del giocatore e quella scoperta del banco, con l'obiettivo massimo del tris perfetto, cioè tre carte uguali per seme e per valore, scenario che paga 100 volte la posta.
La vincita più bassa, 5 volte la posta, si ottiene con tre carte dello stesso colore.
Una scommessa laterale che considera soltanto due carte, le due date al giocatore: la coppia perfetta è costituita da due carte di pari valore e dello stesso seme, situazione che fa vincere 25 volte la puntata.
Side bet su due carte uguali senza che per forza siano uguali, seme o colore: situazione che porta ad una vincita di 8 volte la puntata.
Come detto, un elenco completo di side bet è impossibile, l’importante è capire è che si è nel territorio dell’azzardo puro.
Si vince se la carta scoperta del banco è un asso o un 10.
Il giocatore vince se la somma delle proprie carte è pari a 16.
Fra i sistemi avanzati per giocare a Blackjack un posto d’onore lo merita il Kelly Criterion, sistema di gestione delle puntate che si basa sul calcolo delle probabilità.
In pratica il Criterio di Kelly è una formula utilizzata per indicare quale frazione del proprio capitale sia da puntare.
Per scommesse con due soli risultati, come lo sballare del Blackjack, la formula di Kelly dice che la somma da puntare è la seguente: (bp x q)/b = (p(b + 1) – 1)/b. ‘b’ è il vantaggio netto della scommessa, in altri termini la quota netta. ‘p’ la probabilità di vincita (se è il 71%, ad esempio, p è 0,71). ‘q’ è la probabilità di perdita, che nelle scommesse con 2 esiti possibili è evidentemente uguale a (1-p).
Molto usato nel Blackjack è anche il metodo del Casellante.
Strategia che si fonda sulla legge dei grandi numeri e sul teorema delle variabili indipendenti di Bernoulli.
Che indica il comportamento della media di una sequenza di prove indipendenti, e caratterizzate dalla stessa distribuzione di probabilità, di una variabile al tendere all'infinito del numero di prove.
In pratica i risultati di un campione piccolo tendono ad avvicinarsi a quelli di un campione enorme all’aumentare del numero di tentativi.
Nel Blackjack di solito il Metodo del Casellante prevede che si osservino 20 mani.
Si prende nota di quante mani sono state vinte dai giocatori e quante dal dealer.
Nel momento in cui si verifica una serie molto positiva per il banco, allora bisogna giocare.
Il ragionamento alla base di tutto è che le situazioni favorevoli al banco non possano continuare con le proporzioni del recente passato.
Insomma, un metodo empirico ma nobilitato dalla matematica.
Il sistema Martingale è una strategia di blackjack a progressione negativa che si basa sull'idea che alla fine si vincerà sempre. Seguendo questo sistema ogni volta che si perde si raddoppia la puntata.
Dopo aver effettuato puntate progressivamente più alte, è probabile che alla fine si vinca una mano, ottenendo una vincita molto più alta rispetto a quella che avreste ottenuto puntando un importo costante.
La grossa vincita compenserà anche le eventuali perdite accumulate durante la serie di sconfitte. Sistema ovviamente rischiosissimo.
Il sistema anti-Martingala, o Martingala inverso, o Reverse martingale, è una metodologia che prevede il dimezzamento di una scommessa ogni volta che si verifica una perdita e il raddoppio ogni volta che si verifica un guadagno.
Questa tecnica è l'opposto del sistema Martingala, in cui uno scommettitore raddoppia una scommessa perdente.
La strategia D'Alembert impiega uno schema di progressione negativa. Al giocatore è consentito aumentare l'importo della scommessa di una sola unità dopo una perdita.
L'unità di base di un giocatore non dovrebbe superare il 5% del suo bankroll e la sequenza di D'Alembert è comunemente utilizzata nel Blackjack, dove è facile ottenere quote pari.
Il sistema di Fibonacci è una sequenza di numeri che può essere applicata alle scommesse sui giochi da casinò o sportivi, non soltanto al Blackjack.
Questo sistema detta i livelli di puntata sommando i numeri, con l'obiettivo primario di concludere la sessione in profitto.
Il sistema di scommesse di Fibonacci richiede di sommare i due numeri precedenti (in termini di scommesse, sommando le due puntate precedenti) della sequenza per determinare il livello della scommessa successiva.
Ogni volta che una scommessa perde, si aggiunge un numero alla sequenza, ma se la scommessa successiva è vincente, si sottraggono due numeri.
Il sistema di Fibonacci funziona bene per i giochi che hanno un basso margine della casa.
Il Blackjack è quindi un buon esempio di utilizzo del Fibonacci, perché il margine della casa tende ad aggirarsi intorno al 2%.
Il Sistema Labouchere è adattissimo al Blackjack perché offre molta libertà al giocatore in termini di scelta di sequenza da giocare.
Rispetto ad altri sistemi di scommesse del blackjack, può essere un po' complicato, ma i punti base delle scommesse rimangono simili ai sistemi di progressione negativa.
Aumentare le puntate quando si perde e diminuirle quando si vince.
Per prima cosa, i giocatori che hanno deciso di adottare questo sistema di scommesse devono scrivere la sequenza di numeri che preferiscono.
Prima di piazzare le scommesse, i giocatori devono assicurarsi che la puntata sia pari alla somma dell'ultimo e del primo numero della sequenza.
Poi il giocatore rimuoverà il primo e l'ultimo numero dalla sequenza se riesce a vincere, mentre la puntata successiva sarà pari al numero rimasto sulla linea.
Se i giocatori vincono di nuovo, la loro sequenza è esaurita e devono ricominciare da capo.
Una perdita implica che la puntata persa venga aggiunta alla fine della sequenza.
Questa strategia è tra le preferite perché le puntate non vengono aumentate rapidamente, ma è la sequenza che viene seguita.
Il metodo Oscar's Grind è una strategia su scommesse a progressione positiva in cui il risultato è equamente distribuito tra due risultati di pari valore, come il lancio di una moneta.
Questa progressione si basa sul calcolo dell'entità delle puntate in modo che, in caso di striscia perdente, se e quando si verifica una striscia vincente della stessa lunghezza, si ottenga un profitto.
Il concetto principale è che ci sono periodi con molte vittorie e periodi con molte perdite.
Le perdite e le vittorie si presentano spesso in strisce.
Idealmente nel metodo Oscar’s Grind le scommesse vengono mantenute basse nei periodi di perdita e aumentate nei periodi di vincita, che si spera seguano.
In questo sistema si deve puntare ripetutamente sulle 1, 3, 2 e 6 unità in ogni giro, finché si vince.
Il metodo 1-3-2-6 in sostanza richiede di puntare un'unità per la prima puntata e tre unità per la puntata successiva.
Se la prima e la seconda scommessa vincono, si continua a puntare due unità sulla terza e sei unità sulla quarta.
Tuttavia, se la prima scommessa vince e la seconda perde, il sistema di scommesse richiede di tornare alle unità di scommessa originali.
Il sistema funziona al meglio solo su eventi le cui scommesse pagano alla pari.
Il sistema Guetting, risalente a due secoli fa, non è basato su alcuna formula matematica.
Mentre un sistema come la Martingala è progettato per vincere una singola unità dopo ogni colpo, il sistema Guetting è progettato per vincere una notevole quantità di fiches alla fine di una striscia vincente o di un colpo.
Il metodo delle sette mani a Blackjack si basa su una fase di osservazione e quindi su giocate in qualche modo legate a quelle precedenti, con indicazione di quando scendere in campo.
Se nelle sette mani precedenti la prima è stata vinta nelle sette mani successive non si giocherà.
Se la seconda si è perso invece si giocherà, così proseguendo fino a tutte le sette mani.
Il principio di base di questa strategia è che è altamente improbabile che combinazioni di vincite e perdite si ripetano in maniera uguale.
Anche il metodo del sesto prevede una fase di osservazione, guardando però sei mani.
Se nelle prime sei mani si sono viste una vittoria e 5 sconfitte si punterà sul verificarsi dell’esatto contrario.
Questo metodo inizia con l’osservazione di una serie di mani, di solito 7 ma possono essere anche di meno o di più.
7 comunque il numero più usato.
Si annotano i risultati di giocatore e banco per ogni mano secondo la semplice dicotomia Vinta-Persa e alla fine, quindi comunemente dopo la settima mano, si fa il punto della situazione.
L’idea è quella che nelle successive 7 mani sia difficile che si proponga una sequenza identica.
E a maggior ragione per 3 o 4 volte consecutive, anche se dal punto di vista strettamente matematico questa considerazione è infondata.
La traduzione operativa di questa idea è quella di puntare dove si è perso e di non puntare dove si è vinto, a parità di posizione.
Fra i tanti sistemi semplici per giocare a Blackjack quello della taglia, conosciuto anche come ‘delle taglie’ (è la stessa cosa), è uno dei più semplici.
Il sistema è basato sul taglio, al maschile, riferito al mazzo e all’abitudine del mazziere di mettere una carta colorata in fondo al mazzo, di modo che quando si taglia i giocatori non abbiano la possibilità di vedere l’ultima carta.
Il sistema quindi si applica fra la prima mano e il momento del rimescolamento delle carte.
Il sistema della taglia al Blackjack si basa prima di tutto sull’osservazione di ciò che avviene dalla prima mano fino all’arrivo della carta del taglio.
Si osservano i giocatori attivi al tavolo e si osserva ovviamente il banco, quindi si segna un +1 (oppure un + o un 1, basta avere uno schema) in ogni posizione in cui il giocatore vince la mano contro il banco ed un -1 in ogni posizione in cui il giocatore perde.
E le mani in parità? Si trascurano, oppure si segna 0 che è la stessa cosa.
Una volta uscita la carta del taglio si aggiornano le statistiche delle varie posizioni: se la somma totale della singola posizione è 0 lasciamo perdere, se è positiva segniamo di non giocare, se è negativa segniamo di giocare.
Il primo principio del sistema è che è molto raro che un giocatore abbia una serie di gioco uguale a quella della mano precedente, il secondo e più importante è che il mazziere ha strategie di gioco che si ripetono e che quindi vanno analizzate.
La gestione del bankroll del blackjack si riferisce al controllo dell'entità delle puntate in relazione al vostro budget totale e al vostro successo al tavolo da blackjack.
Che siate un principiante che deve ancora imparare a giocare a blackjack o un giocatore esperto che deve limitare il proprio budget, la gestione del bankroll del blackjack è importante quanto la gestione quotidiana del denaro.
L'idea di avere un bankroll per il blackjack non è accompagnata da una procedura meccanica o standardizzata su quanto si può spendere o su quando si deve stare fermi, insomma su uno schema fisso.
Si tratta invece di una questione molto individuale, che si riduce alla quantità di bankroll per il blackjack che ci si può permettere seguendo politiche di gioco responsabili.
Mettere da parte un budget per il blackjack e solo per il blackjack è fondamentale.
Indipendentemente da come andranno le carte, dovrete sempre attenervi a quel bankroll.
La chiave è avere un bankroll dedicato che garantisca un numero sufficiente di giocate in modo da poter affinare le proprie abilità.
Questo approccio è il primo passo verso la creazione di una strategia di bankroll per il blackjack, consentendo così ai giocatori di strategizzare ulteriormente e di adattare le loro mosse di blackjack in base alle dimensioni del loro bankroll.
Nel Blackjack è obbligatorio comprendere la psicologia che sta dietro a ogni puntata, a ogni mano e a ogni gioco.
Per avere successo in questo gioco è spesso necessario attingere a qualcosa di più della semplice abilità e strategia.
Il modo in cui un giocatore gioca d'azzardo è influenzato in modo significativo dai suoi sentimenti.
Ad esempio, l'ansia può influenzare la decisione del giocatore di piazzare scommesse più sicure.
Tuttavia, l'eccessiva fiducia può portare a scommesse più rischiose, che il più delle volte si trasformano in un errore piuttosto che in una fortuna.
Il blackjack è un gioco di abilità e di probabilità, quindi ogni mano è un evento unico e casuale e i giocatori possono prendere decisioni strategiche migliori in base alle regole del gioco e alla loro comprensione, ma solo tenendo sotto controllo le emozioni.
Avere fiducia nelle proprie capacità di acquisire la mano perfetta o di prendere la decisione giusta al momento opportuno può contribuire a creare un'esperienza di gioco più piacevole e possibilmente fruttuosa.
Il riconoscimento dei modelli, degli schemi, di quelli che in inglese si chiamano pattern, è un'altra caratteristica allenabile della mente umana che, nel gioco del blackjack, potrebbe aiutare i giocatori a scegliere se puntare di più o di meno nella mano successiva, tenendo sotto controllo l’emotività ed evitando il tilt.
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